Gaia Mattiuzzi

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GAIA MATTIUZZI 
 
La passione per la voce in tutto il suo potenziale espressivo e comunicativo mi ha spinta ad avventurarmi in un percorso di ricerca artistica che attraversando gli stili e i generi volge lo sguardo ai linguaggi contemporanei. Attratta dai suoni della tradizione folklorica popolare fino alla musica colta classica e contemporanea, dalla cultura pop/rock alla black music e la musica elettronica, passando per il jazz, il mondo dell’improvvisazione e della sperimentazione, sono sempre alla ricerca di musica nuova da esplorare.
 
Gaia Mattiuzzi è una cantante, performer e compositrice, attiva prevalentemente nell’ambito della musica jazz e della musica classica contemporanea. 
Si avvicina alla musica da bambina attraverso il canto e lo studio del pianoforte classico. Dal 2002 approfondisce la vocalità alla luce del Metodo Lichtenberger® (Metodo funzionale della voce) inizialmente frequentando i seminari tenuti da Martina Landzettel presso il conservatorio “A. Dall’Abaco” di Verona e, dal 2006 al 2010, presso il Lichtenberger Institut für angewandte Stimmphysiologie (Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg®) presso Lichtenberg (Darmstadt), diplomandosi sotto la guida di Gisela Rohmert. Successivamente, conduce gli studi musicali presso il conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, conseguendo il Diploma Accademico in Canto Lirico e in Musica Jazz, e frequenta diverse masterclass e seminari dedicati al jazz e alla musica contemporanea, studiando con artisti di spicco del panorama nazionale ed internazionale. 
 
Nel 2022 esce il suo secondo album Inner Core (Aut Records 2022), registrato insieme al pianista Alessandro Lanzoni, il contrabbassista Gabriele Evangelista e il batterista Enrico Morello.
La line up del disco vede la presenza di preziosi ospiti nazionali ed internazionali come il pianista Alfonso Santimone, il sassofonista Philipp Gropper, il batterista e producer Ludwig Wandinger, il pianista Elias Stemeseder, il sassofonista Wanja Slavin e Grischa Lichtenberger, uno dei più interessanti producer di musica elettronica dell’attuale panorama europeo. L’album, composto prevalentemente da brani originali e caratterizzato dalla ricerca intorno alle poesie di James Joyce, si pone in equilibrio tra scrittura ed improvvisazione, alla ricerca di una libertà espressiva che abbraccia il jazz, la forma canzone, i linguaggi contemporanei fino alle commistioni elettroniche. 
 
Nel 2020 avvia una collaborazione stabile con il producer di musica elettronica Grischa Lichtenberger, il sassofonista Philipp Gropper e il batterista Moritz Baumgärtner con cui sviluppa un nuovo progetto originale incentrato sull’interazione degli strumenti acustici con la musica elettronica. 
Il progetto debutta all’Allarme! Festival 2020 di Berlino , uno dei più prestigiosi festival in Europa dedicati al jazz d’avanguardia. Attualmente la band è impegnata nella produzione del primo album previsto per il 2023. 
 
Nel 2013 pubblica il suo primo album da leader Laut (Improvvisatore Involontario 2013) insieme al pianista Fabrizio Puglisi e il batterista Cristiano Calcagnile con la partecipazione del contrabbassista Stefano Senni. Il disco riscuote successo di critica e di pubblico e viene segnalato nel referendum Top Jazz 2013 indetto dalla rivista Musica Jazz per la categoria – disco dell’ anno  e nella categoria miglior nuovo talento secondo il referendum annuale della critica specializzata Top Jazz 2013  indetto dalla rivista Musica Jazz. Nello stesso anno viene menzionata nella categoria voce femminile – Italia nel referendum Jazz it Awards 2013 indetto dalla rivista specializzata Jazz it. 
 
Affascinata dal lavoro di ricerca sulle folksongs condotto dall’etnomusicologo Alan Lomax fonda insieme al batterista Francesco Cusa il duo Skinshout con cui registra nel 2010 il disco Skinshout – Caribbean Songs (Improvvisatore Involontario). Il progetto rielabora canti arcaici della tradizione creole e yoruba dell’isola caraibica di Grenada pescati dall’archivio di registrazioni effettuate sul campo da Lomax. Un lavoro che si pone in perfetto equilibrio tra riproposizione filologica e creatività, attingendo agli elementi basilari della cultura afro-americana e quelli innovativi del jazz che trovano attraverso l’improvvisazione il mezzo ideale per rivelarsi. 
 
Il suo percorso artistico spazia dal jazz alla musica classica, concentrandosi prevalentemente sul novecento storico e la musica contemporanea. Nel suo repertorio troviamo le musiche di Ravel, Schönberg, Berg, Bernstein, Dallapiccola, Castelnuovo Tedesco, Rota, Berio, Eisler, Messiaen, Stockhausen, Cage, Kaija Saariaho, Kagel etc..
Ha eseguito in prima assoluta brani di Luca Mosca, Claudio Ambrosini, Mauro Montalbetti, Marino Baratello, Corrado Rojac. 
 
Nel marzo del 2013 è a Vienna ospite dell’Arnold Schönberg Center dove insieme al baritono Andreas Jankowitchs prende parte al progetto What’s the musical consequence of change? ideato dall’artista Hong Kai Wang.
Nel marzo del 2015 si esibisce nella rassegna Note di Passaggio curata dagli Amici della Musica di Modena. Insieme al pianista Aldo Orvieto eseguirà in prima assoluta alcune liriche da camera inedite di Nino Rota (composte tra il 1920 e il 1930) insieme ai brani di noti compositori italiani del primo Novecento.
Nel settembre del 2016 è ospite del Bologna Festival dove insieme alla cantante Cristina Zavalloni esegue in prima assoluta American Songs, una suite di brani originali composti da Luca Mosca insieme a trascrizioni di songs americane degli anni ’40 e ’50 orchestrate per voce e 13 strumenti.
A novembre 2022 si esibisce nella stagione concertistica del Teatro Grande di Brescia come voce solista del nuovo progetto originale di Mauro Montalbetti Take off – Songs and Interludes insieme a Fulvio Sigurtà, Massimiliano Milesi, Daniele Richiedei, Gabriele Rubino, Giacomo Papetti, Giulio Corini, Emanuele Maniscalco. 
 
Ha collaborato in diversi progetti musicali come co-leader ed ospite e ha preso parte a diverse incisioni discografiche collaborando con le etichette, tra le altre, Auand, Mode Records, Dodicilune, Aut Records, El Gallo Rojo Records, Improvvisatore Involontario, Chant Records, Parco della Musica Records. 
 
Svolge un’attività concertistica in Italia e all’estero, esibendosi all’interno di alcuni importanti teatri, stagioni concertistiche e Festival in Italia, Germania, Austria, Slovenia, Francia, Africa, Serbia, Polonia, Danimarca e Stati Uniti tra cui: Umbria Jazz Festival, Metastasio Jazz Festival, Krakow Jazz Festival, Iseo Jazz Festival, A L’Alarme Festival di Berlino, Novara Jazz Festival, Acacia Festival di Addis Abeba, Bologna Festival, Mantova Jazz Festival, Teatro Le Cadran di Briançon, Vicenza Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Italian Academy Theater della Columbia University di New York, Arnold Schöberg Center di Vienna, Istituto Italiano di Cultura di Copenhagen, Teatro Grande di Brescia, Teatro Massimo di Pescara, Teatro Showville di Bari, Teatro Cristallo di Bolzano, Festival Trieste Prima, Festival Bologna Modern etc…
 
Ha collaborato come solista con orchestre sinfoniche ed ensemble da camera e ha condiviso il palco con numerosi musicisti tra cui Grischa Lichtenberger, Moritz Baumgärtner, Philipp Gropper, Julian Sartorius, Ernest-Ludwig Petrowsky, Baba Sissoko, Günter Baby Sommer, Sergio Krakowsky, Elliot Sharp, Jean Marc Monterà, Israel Varela, Mauro Pagani, Gabriele Mirabassi, Michele Rabbia, Achille Succi, Alfonso Santimone, Gianni Gebbia, Stefano Senni, Alessandro Lanzoni, Gabriele Evangelista, Enrico Morello, Cristiano Calcagnile, Fabrizio Puglisi, Pasquale Mirra, Vincenzo Vasi, Enrico Terragnoli, Nelide Bandello, Xabier Iriondo, Daniele Camarda, Giorgio Pacorig, Walter Paoli, Cristina Zavalloni e molti altri. 
 
Da molti anni affianca all’attività artistica quella didattica come docente di canto jazz insegnando in diversi conservatori italiani, attualmente è titolare della cattedra di canto jazz presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano. 

Photo credits: Barbara Rigon