Press Aut Records

AUT RECORDS Un’etichetta discografica “fuori”

ANDREA LAINO per INSOUND Ottobre 2011

Non siamo di fronte alla solita etichetta indie, fungo tra tanti funghi che crescono inarrestabili nel sottobosco del panorama musicale italiano. Questa piú che una label indie è una label – come suggerisce il nome – out.
Quel “fuori” dalle mille declinazioni è allo stesso tempo un avverbio riferibile sia all’oggetto che al soggetto della sua produzione. Oggi, a circa un anno e mezzo dalla sua nascita, ha già senso parlarne. Perchè le direzioni di lavoro sono autentiche (altra parola atomizzata nel simbolo aut), come gli artisti prodotti. I riconoscimenti tanti, anche se conta a oggi “solo” tre dischi in catalogo.

Guidata dal sassofonista trevigiano Davide Lorenzon, la Aut Records cresce grazie al lavoro di un’equipe di amici, artisti, grafici e altri musicisti e si dichiara da subito dedicata a musiche sperimentali e di ricerca. Le sue radici affondano in un collettivo chiamato Improwirusoundexperience, che fuse tra il 2005 e il 2010 musicisti provenienti dall’area veneta, friulana e slovena. Esperienza suggellata dalla pubblicazione di un disco per la nota Setole di Maiale nel 2008.
II collettivo funziona da propulsione per Lorenzon, dandogli l’idea per il festival Variazioni I e II organizzati a Colle Umberto e per ospitare un workshop di William Parker al MAVV di Vittorio Veneto. E infine, visto il proliferare di realtà ultra-underground legate alle musiche improvvisate, nasce l’idea di fondare un’etichetta in grado di veicolare e amplificare una musica tanto sottovalutata in questo Paese. II primo disco infatti è quello del quartetto di fiati Kongrosian, nome ispirato al telecinetico pianista personaggio della novella fantascientifica “The Simulacra” di Philip K. Dick. Accanto a Davide Lorenzon (sax alto e tenore), ci sono Alberto Collodel (clarinetto basso), Alessio Faraon (tromba), Ivan Pilat (sax baritono, tromba, voce). Un lavoro i cui riferimenti non possono che rivolgersi al mitico Rova Saxophone Quartet e il paragone, in questo caso, non è azzardato. Lo riportano anche le diverse recensioni ricevute, come quella sul blog di John Book (giornalista attivo su storiche riviste ( Rocket, Maximum RockNRoll, Goldmine, DISCoveries, Refle). Ospite delle session di registrazione è Oreste Sabadin ai clarinetto.
Passa un anno e la casa Aut ci presenta Tripterygion, incontro musicale avvenuto tra il vibrafono di Luigi Vitale (vincitore del premio Massimo Urbani nel 2004) e il sax soprano di Luciano Caruso.
II lavoro grafico è di Sandro Crisafi, artista che lavora la fotografia fino a farla diventare un frammento d’abisso, uno spettro multiforme, calzando perfettamente le atmosfere evocate dal duo, eteree, allo stesso tempo ricche di rigore e controllo. Sebbene sia per vocazione una realtà piú che indipendente, autonoma, l’etichetta pianifica fin dalla sua nascita alcune direttive editoriali programmatiche tutt’altro che spontaneistiche, dimostrando da subito la sua maturità e professionalità. Quella inaugurata dal primo disco consiste nel concepire una collana di titoli dedicati a ensemble di soli fiati.
Trova il suo successore in Crisco 3, che esce il primo giugno di quest’anno e riunisce alcune delle migliori voci dei jazz contemporaneo italiano: Beppe Scardino (sax barítono, clarinetto basso), Piero Bittolo Bon (sax alto, clarinetto alto) e Francesco Bigoni (sax tenore, clarinetto). Oltre a brani di magnifiche composizioni firmate a turno da uno o tutti i componenti dei gruppo, troviamo arrangiamenti di Bill Frisell (“Twenty Years”) e The Shaggs (“Phylosophy of the World”).
II buon lavoro viene premiato e oltre a essere trasmessi in radio all’interno della trasmissione Battiti di Radio Rai 3 e ad avere retrospettive sull’emittente bolognese Radio Città Fujiko, vengono passati piu volte ciascuno dei tre dischi dalla Taran’s Free Jazz Hour, web radio francese. E non è poco.
I titoli in catalogo sono acquistabili direttamente dal sito, anche in versione digitale. È attiva anche una mailing list degli eventi e delle novità, che offre anche un ricco spettro di materiali audio e di rassegna stampa per ogni lavoro. Ulteriori informazioni sono facilmente recuperabili, digitando Aut Records su facebook, picasa, soundcloud e twitter.

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